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Visualizzazione dei post da maggio, 2016

3 maggio, William Shakespear

Oggi nel 1616 moriva nella sua città natale, Stratford-upon-Avon, il più grande poeta e drammaturgo inglese di tutti i tempi, o almeno gli stessi inglesi dicono così: William Shakespeare. Chi sia lo sanno tutti, che opere abbia scritto quasi tutti e tra queste alcune famosissime hanno ispirato e ispirano ancora oggi moderni romanzi o opere cinematografiche. Quindi non ne parleremo. Pochi sanno invece che ha preso piede nell'ultimo secolo una leggenda che vorrebbe Shakespeare di origini, nientemeno, che valtellinesi. Tutto nasce nel 1921 quando, in una tesi di laurea alla Sorbona, si dimostra come il drammaturgo inglese si sia ispirato alle opere di tale John Florio per le sue ambientazioni a Verona e Venezia. John Florio era uno scrittore di origine italiana, figlio del notaio senese Michelangelo Florio riparato in Val Bregaglia per diventare pastore protestante. A quei tempi Valtellina e Valchiaveanna erano parte dei Grigioni svizzeri, per loro fortuna. Da questa constatazione

2 maggio, la battaglia di Berlino

Oggi nel 1945 terminava con la resa incondizionata tedesca la battaglia di Berlino, combattuta dalle forze sovietiche contro ciò che restava della Wehrmacht all'ultima disperata difesa della capitale del Reich di Hitler, nel frattempo già suicidatosi per non cadere prigioniero. La cinematografia americana, occidentale in generale, ha sempre dedicato poco spazio alle vicende del fronte dell'Europa orientale durante la Seconda Guerra Mondiale, concentrandosi piuttosto sulle vicende degli alleati anglo-americani in Africa, in Italia e in Francia. Erano gli anni della cortina di ferro, della guerra fredda e dello scontro ideologico tra est e ovest del mondo. Le ideologie sono morte con quel periodo storico e ora possiamo riguardare a quella pagina della nostra storia moderna con occhi diversi. Dalla battaglia di Stalingrado, alla più grande battaglia di mezzi corazzati della storia combattuta a Kursk fino alle vicende legate alla rivolta di Varsavia e alla battaglia finale tra le

1 maggio 2016, Giovanni Guareschi

Oggi è la festa dei lavoratori e questo lo sapete tutti. Non dedichiamo il primo accade oggi a questa ricorrenza, un pò perché ne parlano tutti e un pò perché di lavoratori, vuoi per la mancanza di occupazioni vuoi per la scarsa voglia di lavorare ce n'è in giro sempre meno. Una categoria in via di estinzione? Speriamo di no... Il 1 maggio del 1908 nasce nel parmense Giovannino Guareschi, scrittore e giornalista padanissimo, di cui tutti, anche i più giovani, ricorderanno il personaggio di Don Camillo che ha ispirato una serie di vecchi film in bianco e nero. Pellicole datate ma attualissime, dove viene rappresentata in chiave molto ironica, quell'ironia sottile lontana dai cine panettoni, la contrapposizione politica tipicamente padana. Qualunque contrapposizione. Guelfi e Ghibellini nel Medio Evo come Comunisti e Democristiani nel dopoguerra, Interventisti e Neutralisti prima della Grande Guerra come Berlusconiani e anti-Berlusconiani nella (si dice) Seconda Repubblica. Una