Passa ai contenuti principali

5 agosto, nasce Ettore Majorana


A Catania 110 anni fa nasceva uno dei maggiori fisici italiani del XX secolo, Ettore Majorana. Formatosi nel gruppo del più celebre Enrico Fermi, tra i padri della bomba atomica, allora definiti i "ragazzi di via Panisperna", Majorana contribuì allo studio del nucleo atomico e delle interazioni tra le particelle che lo compongono.

La sua fama però non è dovuta ai suoi, pur notevolissimi, studi di fisica, ma alla misteriosa scomparsa avvenuta il 27 marzo 1938 dopo essersi imbarcato su un traghetto da Palermo a Napoli. Fu Leonardo Sciascia, inarrivabile scrittore siciliano, a portare all'attenzione del grande pubblico questa storia nel 1975 con la pubblicazione del libro "La scomparsa di Majorana".

Da allora la vicenda ha interessato tantissime persone, persino la trasmissione televisiva "Chi l'ha visto". Ci sono una lunga serie di ipotesi, le più disparate. Secondo Sciascia si ritirò in un monastero calabrese fuggendo dal mondo, secondo altri autori si eclissò per la via di una sua presunta omosessualità, per altri morì come un senzatetto a Roma negli anni '90. Nessuno prende minimamente in considerazione l'ipotesi, così banale, che sia davvero scomparso, magari cadendo in mare, durante il viaggio sul traghetto quel 27 marzo del 1938.

Abbiamo anche una verità giudiziaria: secondo la procura di Roma, che ha provveduto a svolgere una serie di indagini chiuse nel 2015, Ettore Majorana riparò a Valencia in Venezuela dove fu riconosciuto nel 1955 come un tale che si faceva chiamare signor Bibi. Le fotografie coinciderebbero.

Anche in questo caso resterebbe comunque ignoto il movente che lo spinse alla fuga. L'unica cosa che è certa in questa vicenda è che la notorietà nella società moderna non permette oblio e neanche di morire in santa pace!

RICEVI TUTTI GLI AGGIORNAMENTI DAL BLOG SU TELEGRAM PREMENDO QUI !

Post popolari in questo blog

il decalogo di Assago, parlare di Miglio avendolo letto...

Il Decalogo di Assago risale al 12 dicembre 1993 e fu scritto e presentato dal professor Gianfranco Miglio, da molti ancora oggi invocato per dare un timone politico alla Lega Nord. E' bene, parlandone, averlo letto. Ho già proposto un'ampia bibliografia cui i più curiosi o interessati possono attingere per conoscere meglio quello che da più parti è da sempre considerato l'ideologo della Lega Nord dalla fondazione negli anni '80 del secolo scorso. Qui propongo il famoso Decalogo di Assago che delineava il prototipo di un'Italia federale e federalista, avente per perno le identità regionali. Con il senno di poi è curioso notare come in alcun modo fosse citata l'appartenenza all'allora Comunità Economica Europea e oggi Unione Europea. Buona lettura: ART 1 – L’Unione Italiana è la libera associazione della Repubblica Federale del Nord, della Repubblica Federale dell’Etruria e della Repubblica Federale del Sud. All’Unione aderiscono le attuali regioni...

2 maggio, la battaglia di Berlino

Oggi nel 1945 terminava con la resa incondizionata tedesca la battaglia di Berlino, combattuta dalle forze sovietiche contro ciò che restava della Wehrmacht all'ultima disperata difesa della capitale del Reich di Hitler, nel frattempo già suicidatosi per non cadere prigioniero. La cinematografia americana, occidentale in generale, ha sempre dedicato poco spazio alle vicende del fronte dell'Europa orientale durante la Seconda Guerra Mondiale, concentrandosi piuttosto sulle vicende degli alleati anglo-americani in Africa, in Italia e in Francia. Erano gli anni della cortina di ferro, della guerra fredda e dello scontro ideologico tra est e ovest del mondo. Le ideologie sono morte con quel periodo storico e ora possiamo riguardare a quella pagina della nostra storia moderna con occhi diversi. Dalla battaglia di Stalingrado, alla più grande battaglia di mezzi corazzati della storia combattuta a Kursk fino alle vicende legate alla rivolta di Varsavia e alla battaglia finale tra le...

25 agosto, la Casa Bianca brucia

Pochi lo sanno da questa parte dell’Atlantico e poco volentieri lo ricordano dall’altra. Prima che gli Stati Uniti divenissero una potenza, inizialmente economica e poi militare, subirono una pesante sconfitta dall’impero inglese da cui si era emancipati da solo pochi decenni. Per alcuni versi fu una ripercussione oltreoceano delle guerre napoleoniche, anche se la storiografia non la ricorda così. Oggi nel 1814 bruciava quello che oggi è il simbolo della potenza americana, la Casa Bianca, residenza dell'uomo al momento più potente del pianeta. Trovando gli americani i porti inglesi sbarrati dai tempi dell’indipendenza, e trovando ora sbarrati anche quelli francesi a causa dell’embargo inglese contro Napoleone, gli Stati Uniti si risolsero a dichiarare guerra all’impero britannico. Tentarono di invadere il Canada, con pessimi risultati, e furono pesantemente sconfitti sul suolo statunitense a Baltimora, New York e New Orleans. Addirittura una corpo di invasione inglese riuscì i...