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13 agosto, così pochi per così tanti

 
La battaglia di Francia è ormai finita, suppongo che quella d'Inghilterra stia per iniziare... con questa parole profetiche Winston Churchill, primo ministro inglese da poche settimane nel giugno 1940, anticipa l'inizio, avvenuto all'alba del 13 agosto, del più grande scontro aereo della storia tra la Luftwaffe tedesca e la Royal Air Force inglese.

La Germania di Hitler in realtà, conquistata la Francia nel giugno 1940, pensava di raggiungere una pace separata con il Regno Unito, per potersi dedicare come poi farà l'anno successivo all'Unione Sovietica. L'indisponibilità del nuovo governo inglese presieduto da Lord Churchill costrinse i tedeschi a rivedere i loro piani e a ipotizzare uno sbarco sulle coste inglesi. Per fare questo era però indispensabile garantirsi il controllo dei cieli, il dominio dell'aria in grado di assicurare la copertura necessaria sul canale della Manica e alla testa di ponte.

Per la prima volta lo stato maggiore del Reich millenario dovette prendere atto, come molti altri in seguito, che nessuna guerra o battaglia poteva essere vinta solo con le forze aeronautiche. Dopo un mese di estenuanti attacchi e bombardamenti, senza essere riusciti ad annietare la forza aerea inglese e fiaccare il morale della popolazione civile nonostante i primi bombardamenti a tappeto delle città, il previsto sbarco fu annullato e la Battaglia di Inghilterra perduta.

Disse, nel bel mezzo della battaglia, ancora Churchill, che aveva una capacità di creare aforismi degna dei tempi di Twitter, che mai tanto fu dovuto da tanti a così pochi, riferendosi ai piloti inglesi, americani, francesi e polacchi che difesero le isole britanniche nell'agosto e settembre del 1940.

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