15 chilometri in 17 minuti, alla fantastica velocità di 46 km/h da Milano a Monza. Nel 1940 proprio oggi si inaugurava il secondo tratto ferroviario italiano, il primo al Nord, con una linea che alla fine dell'anno aveva già trasportato 150 mila persone con 6 coppie di treni a vapore e un'unica fermata intermedia, a Sesto San Giovanni.
Locomotive inglesi, guidate da inglesi, portavano il nuovo mezzo di trasporto in grado di determinare, e rappresentare nell'immaginario, lo sviluppo industriale di Milano, Torino e Genova. La tratta da Milano a Venezia fu aperta solo 17 anni dopo, nel 1857. Il collegamento con Torino nel 1859, con Genova nel 1862, con Bologna nel 1861, da lì a Firenze nel 1864 e fino a Roma solo nel 1875. Ben 4 anni dopo l'apertura del traforo ferroviario del Frejus, che collegava la Pianura Padana con la Francia, nel 1871. Comunque prima dei collegamenti con la Germania via Gottardo del 1897 e via Sempione del 1905. Giusto in tempo per l'Esposizione Universale di quell'anno.
Allora le decisioni venivano prese tra Milano, Torino, Firenze e Vienna. Oggi che invece vengono prese a Roma, l'altà velocità ferroviaria che sta rivoluzionando il trasporto aereo, oltre a quello ferroviario, ha avuto il primo tratto completato tra Roma e Firenze nel 1992, dopo ben 22 anni di lavori. Rimasta isolata per molti anni ancora, è stata integrata dalla tratta Milano-Bologna nel 2008, Milano-Torino e Bologna-Firenze nel 2009.
Manca ancora il collegamento con Venezia, attivo fino a Brescia dalla fine del 2016, senza una realistica previsione di completamento, quando il nuovo collegamento con il Nord Europa garantito dalla galleria di base del Gottardo sarà completamente operativo dal 2019. Per fortuna che ci sono gli svizzeri!
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