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3 maggio, William Shakespear

Oggi nel 1616 moriva nella sua città natale, Stratford-upon-Avon, il più grande poeta e drammaturgo inglese di tutti i tempi, o almeno gli stessi inglesi dicono così: William Shakespeare. Chi sia lo sanno tutti, che opere abbia scritto quasi tutti e tra queste alcune famosissime hanno ispirato e ispirano ancora oggi moderni romanzi o opere cinematografiche. Quindi non ne parleremo.

Pochi sanno invece che ha preso piede nell'ultimo secolo una leggenda che vorrebbe Shakespeare di origini, nientemeno, che valtellinesi. Tutto nasce nel 1921 quando, in una tesi di laurea alla Sorbona, si dimostra come il drammaturgo inglese si sia ispirato alle opere di tale John Florio per le sue ambientazioni a Verona e Venezia. John Florio era uno scrittore di origine italiana, figlio del notaio senese Michelangelo Florio riparato in Val Bregaglia per diventare pastore protestante. A quei tempi Valtellina e Valchiaveanna erano parte dei Grigioni svizzeri, per loro fortuna.

Da questa constatazione, accademica e scientifica, nacquero sulla stampa nazionale e locale una serie di ricostruzioni sempre più fantasiose e inverosimili, che volevano che John Florio e William Shakespeare essere la stessa persona e che durarono almeno fino al secondo dopoguerra.

Ma alla fine che il genio inglese fosse o meno di origini valtellinesi, come che in America prima di Cristoforo Colombo arrivarono dall'Europa sicuramente anche i vichingi, poco importa, perché quel che conta sono le persone e i fatti cosa hanno cambiato la storia e cultura dei contemporanei e nei secoli successivi!


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